Intelligenza artificiale in Italia: consapevolezza delle aziende e ambiti di applicazione. Cosa ci dicono alcune ricerche

L’Intelligenza Artificiale ha un potenziale di crescita incredibile sia per l’economia sia per le persone e, a fronte del bombardamento informativo sul tema, ho analizzato due ricerche: immagino possano essercene altre in circolazione, queste rispondono in parte ad alcune mie curiosità per capire la consapevolezza delle aziende italiane, l’utilizzo e gli ambiti di applicazione marketing in questo lungo e complesso processo di trasformazione.

Le due ricerche analizzate sono state condotte dall’Osservatorio IULM e dall’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano.

Partiamo dalla definizione fornita dal Politecnico e poi di seguito alcune  risposte significative:definizione AI osservatorio.pngLa ricerca dello IULM ha coinvolto 128 aziende nell’indagine “Livello di adozione e utilizzo dell’Intelligenza Artificiale da parte delle aziende italiane per attività di marketing e comunicazione”.

Il Politecnico invece ha analizzato circa 720 organizzazioni aziendali e identificato 469 iniziative in 337 aziende.

Partiamo da alcune evidenze della ricerca IULM, vediamo alcune risposte:

Qual è il livello di consapevolezza del concetto di Intelligenza Artificiale?

 consapevolezza AI IULM.png:

Circa la metà del campione (52%) è a conoscenza del significato più corretto e completo di Intelligenza Artificiale, connesso all’abilità di un computer di svolgere funzioni e ragionamenti tipici della mente umana. L’altra metà collega invece l’idea di IA a quelli che sono gli utilizzi più noti e diffusi dai media, come le chatbot e i robot.

I commenti dei ricercatori fanno emergere che:

La consapevolezza e la maturità del mercato continuano a rimanere bassi: solo il 20% delle aziende italiane dichiara l’effettiva adozione di soluzioni di Intelligenza Artificiale e di questi solo il 5% a livello maturo. Il 36% dichiara di aver cominciato da poco la sperimentazione di tecnologie e/o servizi IA o di averla pianificata nei prossimi 12 mesi, mentre il restante 44% afferma di non prevedere l’adozione di soluzioni di IA o di non sapere se ciò avverrà. Uno scenario di ancora scarsa consapevolezza contraddistinto da un sistema a due velocità e da un allarmante “AI-Divide”.

 

 Sei a conoscenza che l’Intelligenza  può essere utilizzata nel campo del marketing e della comunicazione aziendale?

consapevolezza AI MARKETING IULM.png

Il 74% delle aziende è consapevole che l’Intelligenza Artificiale può essere impiegata anche nel campo del marketing e della comunicazione; di quel 25%, l’azienda non sta nè utilizzando nè valutando applicazioni di Intelligenza Artificiale: una sfida importante da cogliere ma per farlo occorre essere in grado di percepire, da subito, l’efficacia economica delle soluzioni di IA applicate al marketing.

 

Quali sono i principali benefici dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in azienda?

AI come fattore abilittante IULM.png

Il 52% del campione risponde che tali soluzioni permettono di guadagnare/mantenere vantaggi competitivi, oltre la metà delle aziende che utilizzano l’IA

 

Gli ambiti di applicazioneambiti AI IULM.png

Nell’ambito del marketing, il 56% individua l’assistenza virtuale (bot e live chat) quale immediata declinazione dell’IA, mentre il 44%comincia a coniugare l’IA con la gestione e l’utilizzo dei (big) data aziendali…ma  le difficoltà non mancano:

difficoltà AI IULM.png

 

La centralità della formazione

formazione AI IULM.png

Il 75% dei marketers ritiene fondamentale che ci sia un’offerta formativa su questi temi di AI e cognitive computing applicato alle attività di comunicazione e marketing.

 

Quali sono le caratteristiche delle aziende che sperimentano o utilizzano l’intelligenza artificiale nel marketing?

aziende che sperimentano ai IULM.jpg

Complessivamente il 44% delle aziende indicano, oltre Bot e Live Chat, anche data management e machine learning come attuali applicazioni dell’AI marketing.

Virtual Assistant o Chatbot emergono anche dalla ricerca del Politecnico che ha analizzato i campi di applicazione studiando 469 casi di utilizzo di intelligenza artificiale.

I principali ambiti di applicazione riguardano l’Intelligent Data Processing (35%), soluzioni che utilizzano algoritmi di AI per estrarre informazioni e avviare azioni basate sulle informazioni estratte, e i Virtual Assistant o Chatbot (25%), definendo come agenti software in grado di interagire con un interlocutore umano per eseguire un’azione o offrire un servizio. Seguono a distanza le soluzioni di Recommendation (10%), raccomandazioni personalizzate per indirizzare le decisioni del cliente in diversi momenti del percorso d’acquisto basandosi su informazioni fornite dagli utenti stessi, Image Processing (8%), che analizzano le immagini per il riconoscimento biometrico e l’estrazione di informazioni,

I Chatbot – I Virtual Assistant o Chatbot sono il secondo campo di applicazione più esplorato dalle soluzioni di Artificial Intelligence. L’Osservatorio ha censito 118 casi di chatbot utilizzati a livello internazionale, rilevando come i più utilizzati nell’ambito servizi sono quelli per l’assistenza al cliente dopo la vendita (87%), seguiti da quelli che offrono al cliente servizi che non riguardano direttamente l’ambito in cui opera l’azienda (7%) e gli assistenti virtuali della tipologia Corporate Knowledge (6%), che hanno il compito di rispondere a domande poste dal personale o da figure esterne sull’organizzazione aziendale. Nella funzione marketing i virtual assistant vengono impiegati come shop assistant (46%), guida all’acquisto (27%), per azioni di brand reputation (18%) e supporto alle vendite (9%). Alla categoria prodotto appartengono quei chatbot inseriti all’interno di un prodotto per consentirgli di interagire con l’utente. Gli assistenti virtuali impiegati nelle funzioni HR, infine, si suddividono fra soluzioni orientate al recruiting e altre indirizzate alla gestione del personale.

Quali sono i progetti a regime? 

Gli ambiti con un maggior numero di progetti a regime sono:

Recommendation (62%), Language Processing (50%), Intelligent Data Processing (42%) e Virtual Assistant/Chatbot (40%).

Tra i meno consolidati, gli Autonomous vehicle (100% di progetti in idea progettuale o pilota), gli Autonomous Robot (74%) e l’Image processing (57%).

I processi dedicati alla relazione col cliente (marketing, sales e customer service) raccolgono da soli il 40% delle applicazioni,

raccolta casi AI osservatorio.jpg

Si prevedono maggiori investimenti nei prossimi 12 mesi?investimenti ai 12 mesi IULM.png

Quasi l’80% delle aziende che stanno adottando soluzioni di IA nel marketing aumenteranno la quota di investimento nel prossimo anno.

Come afferma l’Osservatorio, “siamo ancora agli inizi di un percorso di diffusione e comprensione del potenziale  che porterà anche a definire meglio i confini applicativi, da un lato, e il grado di intelligenza di una soluzione dall’altro.”

Vorrei chiudere con alcune considerazioni tratte dal libro “AI marketing“:

“Sta a noi decidere come usare le informazioni fornite dalle macchine. Anche se non lavoreremo in ambiti fantascientifici, vedremo con quale efficacia le macchine sono in grado di macinare e comprendere i dati in modi che per noi sarebbero impossibili, individuando schemi che senza di loro non saremmo mai in grado di scorgere

Una differenza fondamentale: i dati non sono informazioni. I dati sono valori che si possono misurare in qualche modo.

Le informazioni sono dati che sono stati raccolti ed elaborati in modo da trattare una situazione – specialmente imprevista.

I dati non fanno nulla da soli. Occorre scoprire come trasformarli in informazioni, poi in conoscenza e infine tradurli in azioni”.

Le aziende che si stanno avvicinando hanno la forte consapevolezza di quanto siano delicati tali processi e stanno considerando quali iniziative attivare con quali benefici e quali processi di adozione interna alle organizzazioni.

Grazie per la lettura!

Per approfondire:

Qui il caso di Stitch Fix (mio post),  un fashion ecommerce che fa un uso combinato di algoritmi e intervento umano.

L’Intelligenza Artificiale? Pochi investimenti, ma per le aziende è la vera sfida

Ricerca dello IULM scaricabile qui

L’Italia ha il suo Laboratorio nazionale di Intelligenza artificiale

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