Ancora oggi la maggior parte degli acquisti si fanno in un negozio fisico (circa il 90%), ma cosa spinge il consumatore ad effettuare lo shopping nello spazio fisico, quali sono le motivazioni e ogni quanto indicativamente fanno acquisti lì?
Qui trovate alcuni dati da una ricerca USA dell’anno scorso, ripresi durante l’ultimo ShopTalk 2019. Nel report completo, di cui allego in fondo il link, sono elencate le strategie suggerite dall’analisi e commenti: e-mail, social media, esperienza in store, utilizzo del mobile in store e una solida strategia “data driven”.
Alcuni dati in “pillole”
Secondo First Insight, i consumatori stanno spendendo molto più in-store che online durante una tipica visita nello store fisico e sono più propensi ad aggiungere articoli ai loro carrelli durante questa visita.
La società, che ha recentemente esaminato i consumatori sulle abitudini di acquisto, sul comportamento di acquisto e sui driver decisionali ha rilevato che il 71% degli intervistati spende in genere più di $ 50 quando fa acquisti in negozio. Al contrario, solo il 54% degli intervistati spende più di $ 50 quando fa acquisti online.
Secondo “Surviving The Retail Apocalypse ” di Yes Lifecycle Marketing ci sono segnali incoraggianti per i retailers con negozi fisici che devono essere valorizzati:
- il 90% dei consumatori effettua gli acquisti in negozio almeno una volta al mese,
- il 60% afferma di acquistare nei negozi perché desidera vedere gli oggetti di persona,
- quasi la metà (49%) degli intervistati ha detto che i “visually-appealing stores” li spingono a fare acquisti in uno spazio fisico,
- il 58 percento dei “centennials”, definiti come consumatori dai 10 ai 23 anni, sono più propensi di qualsiasi altro gruppo di età a fare acquisti nei negozi, per “visually appealing displays”, mentre i millennial (dai 24 ai 39 anni) sono più interessati agli eventi nei negozi ( 36%) e servizi aggiuntivi (42%).
La cosa più interessante è che metà degli intervistati (49%) afferma che i“visually-appealing stores” li motivano a fare acquisti in negozio, mentre il 29% afferma di acquistare dai retailer che forniscono ulteriori servizi (ad es. manicure o personal styling) e il 23% è interessato a eventi locali (ad es. lezioni o concerti).

Amano (ancora) gli spazi fisici, il mobile è lo strumento che usano mentre acquistano e vogliono che l’esperienza offline sia quanto più personalizzata.
L’utilizzo del mobile in negozio
Lo si usa nei negozi per trovare e riscattare coupon e articoli in vendita, per leggere le recensioni o per cercare semplicemente una mappa del negozio:
- il 57% dei consumatori ha utilizzato l’app mobile di un retailer mentre si trovava in un negozio,
- il 65% di coloro che utilizzano app nei negozi lo fa per riscattare i coupon,
- il 57% di coloro che utilizzano app nei negozi lo fa per trovare coupon,
- il 46% di coloro che utilizzano app nei negozi lo fa per trovare oggetti in vendita
L’esperienza in store


Per attirare quella quota del 90% dei consumatori che sono clienti regolari in negozio, i marketer dovrebbero prendere considerare di agire proprio sul layout: potrebbe significare murales o pop up display per offrire un’immagine unica e distintiva. Questo è un ottimo approccio per i marchi interessati ad attirare la Generation Z ossessionata dalle immagini e dai social, come Instagram. Facendo così, coinvolgendo e stimolando gli acquirenti con stimoli visivi, i giovani possono taggare il brand nei loro post social, il che significa che i marchi più accorti possono guidare “in modo organico il passaparola”.

Le generazioni più giovani sono interessate ad esperienze innovative in-store rispetto alle più vecchie. I “centennials” sono più propensi di tutte le altre generazioni a fare acquisti negozi per i “visually appealing displays” (58%), mentre i Millennials sono più interessati a eventi locali (36%) e servizi aggiuntivi (42%).
Il leggero divario tra le preferenze dei “centennials” e quelle dei “Millennials” potrebbe riflettere le diverse priorità tra le due generazioni: i primi sono conosciuti come la generazione di selfie con la loro preferenza per Snapchat e Instagram, mentre i secondi, i “Millenials”tendono a valutare la lealtà e il trattamento da “VIP” dai marchi.
Grazie per la lettura
Qui un mio post sui “takeaways” da ShopTalk2019
Fonte: Survey Report “Surviving the Retail Apocalypse”
Un pensiero su “Ricerche dal mercato USA: che cosa spinge le nuove generazioni ad effettuare acquisti in store?”