Il retail non morirà, ma si sta trasformando. Sarà proprio l’innovazione digitale a migliorare l’esperienza di acquisto, in negozio che, nonostante il successo dell’e-commerce, resta il canale preferito dai consumatori, anche quelli nativi digitali.
Qui avevo già scritto di quali possono essere i fattori rilevanti nell’esperienza di acquisto in negozio e quali sono le sfide che attendono i retailer omnicanale, visioni emerse dall’ultimo Netcomm Forum.
“Parlare di fine del retail fisico è sbagliato: piuttosto occorre calibrare le strategie volte a espandere l’ambiente digitale nell’esperienza d’acquisto in-store”
«Grazie alla tecnologia si può creare engagement all’interno del negozio fisico, tenendo presente che il 78% dei consumatori desidera cominciare a comprare sul web, per terminare la shopping experience in negozio».
Non è un caso, infatti, che nel Regno Unito si stiano diffondendo a macchia d’olio i click and collect desk: si ordina un prodotto online per poi ritirarlo in un punto fisico.
Questa è la visione di Myf Ryan, chief marketing officer di Westfield Europe intervenuta all’ultimo Netcomm Forum.
Westfield ha da poco presentato la sua visione “Destination 2028″, descritta come una “hyper-connected micro-city,” il concept è ispirato da una forte componente di interazione social e spirito di comunità:
Il nuovo concept è stato sviluppato utilizzando studi e ricerche di un gruppo di esperti, tra cui “futurologi”, innovatori della tecnologia della moda, specialisti retail e “fisiologi sperimentali” che hanno offerto una loro visione di come il futuro del retail potrebbe svilupparsi nei prossimi dieci anni.
I negozi del futuro rappresenteranno una vetrina per i retailer, dando spazio ai produttori e al processo di produzione che saranno al centro dell’attenzione, dagli artigiani che creano prodotti live agli artisti che dipingono in galleria .
Con il tempo libero e l’intrattenimento che diventano una parte centrale nell’attirare la prossima generazione di visitatori, i nuovi spazi saranno un “palcoscenico” che ospiteranno una serie di attività ed eventi interattivi.
Da alcune ricerche americane, il 49% dei millennial americani sarebbe interessato ai negozi che offrono seminari su vari argomenti, mentre più della metà afferma che una spa o palestra li renderebbe più propensi a visitare la ” retail destination”.
I nuovi spazi si allineano al desiderio dei consumatori di portare elementi di benessere nella loro vita, non solo come routine di fitness e bellezza.
Obiettivo è di creare ‘Extra-perience’ abilitate dalla tecnologia con “eye scanners” che rileveranno all’ingresso informazioni sul comportamento di acquisto precedente dei visitatori, saranno proposte corsie preferenziali personalizzate in vari luoghi del centro, mentre i “camerini intelligenti” consentiranno agli acquirenti di vedere un riflesso virtuale di sè stessi indossando gli abiti scelti o gli accessori. Interessante a mio avviso saranno gli aspetti della privacy in merito alle informazioni rilevate dai vari sensori dislocati nel centro.
Si dovranno creare dei validi “motivi” per cui i visitatori sceglieranno di andare a vivere queste nuove esperienze, come afferma Nyf Ryan:
“Online sales are growing: but so are physical retail sales but you need to create a destination”
Fonti: 2028 retail futures
Presentazione di Myf Ryan da Netcomm Forum
Un pensiero su “Westfield ha svelato la sua visione del futuro degli shopping mall con il concept “Destination 2028””